Ci troviamo in quella parte del mondo che molti conoscono come Terrasanta, ovvero la zona compresa tra il Mar Mediterraneo ed il fiume Giordano che abbraccia gli attuali territori di Israele e Palestina, e siamo tra la fine del secolo XI e l’inizio del XII, ovvero in pieno Medioevo. Forze cristiane ed islamiche continuavano a scontrarsi in seguito alla Prima Crociata indetta da Papa Urbano II, e decine di migliaia di pellegrini venivano assaliti e derubati, neppure i luoghi santi venivano risparmiati.
Intorno al 1920 nasceva, proprio per difendere sia i pellegrini che i luoghi santi vittime di continui atti di depredazione, il primo Ordine Religioso Cavalleresco Cristiano del Medioevo, quello dei Poveri compagni d’armi di Cristo e del tempio di Salomone, meglio noto come Ordine dei Cavalieri Templari. Le regole su cui si fondava l’Ordine erano di carattere monastico, ovvero puramente spirituali e non legate ad alcun interesse per la vita mondana e, per la prima volta nella storia, i monaci appartenenti alla setta erano anche combattenti.
Nascita e storia di quest’ordine religioso
Ufficializzato soltanto nel 1129 grazie all’appoggio dell’abate e monaco cristiano Bernardo di Chiaravalle, l’Ordine dei Templari oltre ad essere impegnato nella difesa del territorio e dei suoi occupanti, si dedicò durante gli anni anche ad altre attività; furono infatti messi in piedi i primi sistemi produttivi nel settore agricolo, ed avviate le prime attività finanziarie grazie alla gestione delle ricchezze dei pellegrini in Terrasanta. Nascevano le prime banche, e l’Ordine andava man mano acquistando sempre più ricchezza, fino a quando il Re di Francia Filippo il Bello convinse papa Clemente V a sospenderlo definitivamente per vie amministrative.
Il primo ‘Maestro dell’Ordine dei Cavalieri Templari’ fu Hugues de Payns (Ugo dè Pagani), un cavaliere medievale francese, anche se in effetti il definitivo riconoscimento papale avvenne quando il ’Maestro Generale dell’ordine’ era Robert de Craon; attraverso la bolla papale emanata da papa Innocenzo II, l’Ordine veniva esentato dal pagamento delle tasse, aveva la sua indipendenza, e poteva contare su un clero tutto suo dove i monaci, per la prima volta nella storia, recitavano anche il ruolo di valorosi combattenti.
Come era organizzato l’ordine dei Templari?
Cerchiamo adesso di capire come era strutturato ed organizzato all’interno l’Ordine dei Cavalieri Templari, ed iniziamo col dire che l’ordine, oltre al suo grande impegno in campo religioso, si muoveva essenzialmente su tre fronti: militare, agricolo, e finanziario; le ricchezze accumulate negli anni servirono a costruire edifici e fortificazioni per difendere il territorio, e si eressero anche delle case fortezza in tutta Europa che fungevano da basi di controllo, ognuna dotata di un piccolo schieramento di monaci-combattenti.
I confratelli, ovvero tutti i facenti parte dell’Ordine, potevano in linea di massima essere suddivisi in quattro categorie: c’erano i Cavalieri, equipaggiati con armamenti pesanti, ed i Sergenti, provenienti da ceti sociali meno nobili rispetto ai Cavalieri, equipaggiati invece con armamenti leggeri, ciò per quanto riguarda il lato militare dell’organizzazione. Fattori e Fratelli di Mestiere invece si occupavano delle proprietà appartenenti all’Ordine e ne amministravano le ricchezze, mentre Cappellani e Sacerdoti si preoccupavano di organizzare la vita spirituale. Le scale gerarchiche all’interno di tali categorie erano stabilite dal Gran Maestro che, oltre a ciò, eleggeva chi doveva incaricarsi esclusivamente delle questioni bancarie.
Miti e leggende sui Cavalieri Templari
Molti hanno sempre creduto che l’Ordine dei Cavalieri Templari non abbia mai cessato di esistere, e che ancora oggi ci siano alcune sue ramificazioni di discendenze presenti un po’ in tutta Europa; anche se in effetti non c’è nessuna prova di un suo sèguito posteriore al 1314, cioè la data in cui tale ‘sistema’ fu abolito da Clemente V, si sono registrate, in tempi abbastanza recenti, alcune rivendicazioni fatte da vari gruppi ed associazioni che sostengono di aver conservato intatte le tradizioni dell’antico Ordine.
Questo ‘fenomeno’ è stato definito come neotemplarismo, e le prime sue tracce concrete si trovano nella Francia illuminista dell’inizio del secolo XVIII, in Scozia ed in Germania, paesi in cui si sviluppava in quel periodo la massoneria. C’è però una grande e sostanziale differenza tra gli antichi Templari ed i Neotemplari, ed è che questi ultimi non sono mai stati riconosciuti dalla Chiesa, e mai lo saranno.